top of page
Post del forum
pdipiramo
11 mag 2019
In Raccontaci il concerto!
C'è altro. Oltre al mondo fuori dalla sala, oltre all'applauso finale del concerto. Il corpo lo sa: al ritmo di qualcos'altro si muove. Stasera ho assistito al Concerto per due violini di Bach e Le Quattro Stagioni di Vivaldi. Non sono un intenditore né un esperto nel campo, ma solamente un curioso che, poco a poco, ha imparato a conoscere e apprezzare qualcosetta della Musica con la "M" maiuscola. Il pezzo di Vivaldi è conosciutissimo, sentito e risentito, ma dal vivo tutta un'altra cosa - e per intero poi. Mi ha colpito di più Bach, forse proprio perché non lo conoscevo questo pezzo (d'altronde come tutte le volte che l'ho ascoltato: mi ha sempre colpito finora). Qualche giorno prima del concerto l'ho ascoltato in cuffietta, tutto quanto, ma non di fila. Perché se non conosco un pezzo tendo più facilmente a distrarmi, non sono un intenditore. Così mi è stato più facile ascoltare nell'insieme i quindici minuti, e persino stando attento a tutte le voci. Il suono di aggeggi di legno, con delle corde tese, parla un linguaggio - bello, nel caso di questo concerto di Bach, semplicemente bello - che non conosce le parole. Tutto qui? Solamente bello? Non so, a volte, invece, mi viene da alzarmi e correre, saltare. Se nessuno lo fa, deduco, probabilmente è poco educato. Altre volte, e penso in questo caso al secondo movimento per esempio, dopo aver constatato la presenza di qualcosa di bello che riempie o comanda il tempo, mi trovo a constatare la presenza di un certa nostalgia. Nostalgia? - mi chiedo. Non ho mai ascoltato questo pezzo, che dico? Sono un po' fantasioso, lo ammetto. Non tanto un sentimentale, quanto un fantasioso. C'è altro - e se una parte di me fosse stata in un luogo, chissà quando, e la mia mente non lo ricordasse più? E poi voglio vincere. Che c'entra questo? Voglio combattere lealmente - saltando, correndo - e voglio vincere. Perché? Be', per far quadrare le cose: avevo constatato, giusto prima, la presenza di qualcosa di bello; non potrebbe essere altrimenti. Ma forse, dopotutto, pensandoci bene, più che conoscere e apprezzare la Musica con la "M" maiuscola, quasi quasi è meglio farsi conoscere. Banale, lo so. Ma che bello lasciare che parli di te, senza l'indelicatezza e la precisione delle parole. E poi, a farlo, non sono le persone inopportune, quelle che credono di sapere tutto di te, quelle che ti sminuiscono, quelle che credono di comprenderti in un lampo, i maestri di vita, che sanno tutto di tutto di tutti e soprattutto di te. E non più il tempo, ma sarei io ad essere dettato, ad essere condotto, ad essere riempito. Ringrazio il lavoro che fanno i ragazzi di IucTube. A volte, all'opera, basta solamente essere un po' introdotta per essere apprezzata da non esperti e fantasiosi come me; e una dose (q.b.) di pazienza.
2
3
34
pdipiramo
Altre azioni
bottom of page