Davvero un trio e un concerto memorabile. Tutti ispirati e spontanei ed un progetto di fusione culturale indovinatissimo. Raccomando di ascoltare anche la loro trilogia sulla etichetta ACT. Uno speciale ringraziamento a Paolo Fresu motore non solo musicale in Italia e a Galliano' che seguo da anni, da un memorabile concerto sola fisarmonica a Carrara tanti anni fà . E a Lundgren ispirato e perfettamente inserito nei dialoghi leggeri e caldi!
Se fiamma d'amore giammai non sentì Quel rigido core che 'l cor mi rapì. Se niega pietate La cruda beltate che l'alma invaghì. Ben fia che dolente, Pentita e languente Sospirimi un dì."
Davvero un trio e un concerto memorabile. Tutti ispirati e spontanei ed un progetto di fusione culturale indovinatissimo. Raccomando di ascoltare anche la loro trilogia sulla etichetta ACT. Uno speciale ringraziamento a Paolo Fresu motore non solo musicale in Italia e a Galliano' che seguo da anni, da un memorabile concerto sola fisarmonica a Carrara tanti anni fà . E a Lundgren ispirato e perfettamente inserito nei dialoghi leggeri e caldi!
Andrea Coscetti da Roma ci riferisce: "Un concerto memorabile di tre virtuosi nei rispettivi strumenti, veramente in simbiosi, senza nessuno dei tre a fare la "primadonna": quando e vera la massima che l'insieme vale più della somma delle singole parti. Tanti i momenti emozionanti. Io in particolare ho apprezzato moltissimo la loro strumentazione del brano di Monteverdi, dove hanno splendidamente rappresentato quelle parole... SI' DOLCE E' 'L TORMENTO Sì dolce è 'l tormento che in seno mi sta, Ch'io vivo contento per cruda beltà . Nel ciel di bellezza S'accreschi fierezza Et manchi pietà , Che sempre qual scoglio All'onda d'orgoglio Mia fede sarà . La speme fallace rivolgami il piè Diletto né pace non scendano a me: E l'empia ch'adoro Mi nieghi ristoro Di buona mercé: Tra doglia infinita Tra speme tradita Vivrà la mia fé. Per foco e per gelo riposo non ho, Nel porto del Cielo riposo haverò. Se colpo mortale Con rigido strale Il cor m'impiagò, Cangiando mia sorte Col dardo di morte Il cor sanerò.
Se fiamma d'amore giammai non sentì Quel rigido core che 'l cor mi rapì. Se niega pietate La cruda beltate che l'alma invaghì. Ben fia che dolente, Pentita e languente Sospirimi un dì."